lunedì 25 dicembre 2017

Natale 2017

Non ho che auguri da regalare: di auguri ne ho tanti, 
prendete quelli che volete, 
prendeteli tutti quanti.
(Gianni Rodari)



... La magia del Natale!
Si, la magia... ma anche...bilanci...

Ci sono delle date, dei giorni precisi in cui si è soliti fare dei bilanci personali. O almeno io li faccio.
Sempre, ogni anno.

Per me - ma probabilmente anche per molte altre persone - questo avviene il giorno del compleanno, il Natale e l'ultimo dell'anno. 

E quindi? Cosa scaturisce dalla riflessione di quest'anno?

Felicissima di essermi buttata alle spalle un doloroso e difficile 2016, il 2017 è stato un anno di assestamento, di crescita, di consapevolezza e di transizione verso un 2018 che mi auguro con tutto il cuore sia speciale.
Non solo per me, ma per le persone a cui voglio bene.

Da parte mia, ho lavorato a lungo per tutto il 2017, per prepararmi un ottimo 2018.

E come sempre, il Natale giunge con la sua magia, con un carico di affetti e di emozioni.
Qualche regalo, tanto cibo, abbracci e risate in famiglia, tra amici, cugini e zii.

Un grazie sentito ed un augurio speciale di un Buon Natale a tutti coloro - famigliari, amici, colleghi, conoscenti - che mi hanno accompagnato durante questo anno che sta per concludersi.

Buon Natale anche a tutti voi, che non conosco ma che mi seguite qui su questo blog.

Buon Natale a chi, da lassù, mi guida sempre ed ogni giorno con saggezza.

Buon Natale!

Paolante Matoca.

venerdì 22 dicembre 2017

Luoghi non più

Un giorno scrissi a commento di questa foto che non potevo più vedere quel luogo.

La mia terrazza
E più precisamente quel luogo era una terrazza in un palazzo della periferia milanese.
Una terrazza, grande spaziosa a cui ero e sono particolarmente affezionata.
Quella terrazza non raccoglierà mai più i miei passi. Là non ci potrò mai più andare.
Dato di fatto (con lacrime annesse).

Una persona mi disse che non è vero che i luoghi non si vedono più.
Ricordo il profondo senso di risentimento che provai. Ed un senso di incomprensione mi avvolse.

Quella frase, però, mi colpi.
Sono passati quasi due anni e a quella frase penso ancora e, in questi giorni di cambiamento, ancora di più.

Vero.
I luoghi non scompaiono. Non si vedono più con gli occhi, ma si vedono nella memoria.
Quei luoghi restano, per sempre.
Come le persone che non ci sono più: restano.

Quella mia terrazza è là, calpestata da altre persone ma io la vedo, scorgo ancora i bei tramonti rosa visti da là, la luce intensa amplificata dall'asfalto rosso...
Nella mia memoria quella terrazza resta come l'ho lasciata nel giugno del 2016.

E questi corridoi, questi quadri, queste seggiole arancioni che ho appena lasciato non scompariranno?
Resteranno, se risulteranno importanti per me.





lunedì 11 dicembre 2017

Forte di Bard (AO)

Una gita fuori porta?
Forte di Bard!

Procedendo sulla autostrada A4 in direzione Aosta, più o meno all'altezza di Pont Saint Martin si vede sulla destra questo imponente forte.

Da sempre mi ha colpito e chiunque abbia dimestichezza con questa parte di autostrada ha ben in mente questa fortezza che domina minacciosamente l'autostrada.

Per raggiungerlo, è necessario uscire a Pont Saint Martin e seguire le indicazioni per il forte di Bard.
Nessuna paura: è ben segnalato.

Arrivati a Bard, ci sono alcuni parcheggi, di cui uno a pagamento, ai piedi del forte. 
Alternativa comoda (e gratuita) è parcheggiare a Hone - il paesino dal lato opposto della Dora Baltea - e raggiungere il paese di Bard a piedi in pochi minuti attraversando il fiume. 
Da qui la vista del forte è suggestiva.

Essendo orientato a Nord e poco soleggiato, fa piuttosto freddo durante l'inverno.
Ieri, al freddo, si aggiungeva un vento molto forte.

Si può salire in cima al forte a piedi, attraversando il piccolo borgo medioevale oppure con la funicolare.
Visto che il percorso è agevole, il borgo è carino e la vista merita, vi consiglio di salire al forte a piedi.

Il Forte di Bard è rimasto pressoché intatto dal momento della sua costruzione e rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento del primo Ottocento.

La piazzaforte è costituita da tre principali corpi posti a diversi livelli: l’Opera Ferdinando, l’Opera Vittorio, e l’Opera Carlo Alberto (con le prigioni) per un totale di 283 locali.

In cima al rilievo, la più imponente delle tre opere è formata da una cinta su cui si appoggiano tutti i fabbricati e che racchiude al suo interno l’Opera di Gola, con il relativo cortile, e l’Opera Carlo Alberto con il grande cortile quadrangolare della Piazza d’Armi, circondato da un ampio porticato.

I locali ed in generale il forte ospitano musei e mostre temporanee di livello. 
La scelta è piuttosto varia e il costo del biglietto, modulabile, varia a seconda di ciò che desiderate visitare e vedere.

Tutto il complesso è tenuto molto bene ed è molto pulito (bagni compresi).
Consiglio la visita al forte e al piccolo borgo di Bard come gita di qualche ora. 
A me è piaciuto molto, freddo e vento a parte!

Per maggiori informazioni e per le mostre in corso, visitate il sito ufficiale.

mercoledì 29 novembre 2017

Grazzano Visconti (PC)

Uno dei miei posti del cuore?
Grazzano Visconti!

Lo adoro.. tantissimo... da sempre, fin da piccola.
Qui ci venivo con i miei genitori e ora ci vengo con il mio Lui.

Lo trovo e l'ho sempre trovato un posto magico, fuori dal mondo e dal tempo.
Un'oasi meravigliosa, anche se spesso straripante di gente, dove passare qualche ora.

Grazzano Visconti si trova in provincia di Piacenza e precisamente nel comune di Vigolzone.

Sull'autostrada Milano-Bologna (A1), è ben segnalata l'uscita e successivamente non mancano le indicazioni.
C'è un ampio parcheggio in loco, quindi non bisogna faticare nemmeno per trovare il posto per l'auto.

Spesso viene criticato perché è "finto".

E' vero, non è un paese medioevale, anche se sorge in località ove erano presenti strutture medioevali appartenenti agli Anguissola ed ai Visconti.

E' un paese ricostruito nei primi del '900 in stile medioevale per opera del Duca Giuseppe Visconti di Modrone.

Per opera del Duca Giuseppe Visconti, il Biscione ritorna a Grazzano ed il borgo, da un nucleo di catapecchie e vecchie stalle vicino ad un castello in rovina, diventa un villaggio in stile neomedievale.

Ma cosa importa, se è bello, vivo e suggestivo?
A me non molto, sinceramente.

Quando mi trovo qui e passeggio per il paese, cammino a testa alta osservando le case, la chiesa, i negozietti, la rimessa dei trattori ...

Non mi importa se i negozi sono delle "trappole per turisti"... basta non fermarsi, ma solo osservare...

Anche se ricostruito -  e ormai sono passati più di 100 anni - tutto è fatto ad arte, come si suol dire.

A Grazzano torno bambina, con quella gioia e leggerezza nel godere di ciò che vedo: si chiama spensieratezza.

Molto bello è anche il parco, visitabile a pagamento.

In primavera con i fiori, d'estate con il sole che batte sui vetri delle case, in inverno con gli addobbi natalizi e un pò di nebbia ...sempre bello è!

Vengono organizzate sempre molte attività, feste e mercatini.

Per maggiori informazioni, visitate il sito ufficiale.

Grazzano Visconti, poi, non è distante da un altro luogo incantevole: Rivalta Trebbia, di cui ho già scritto.

giovedì 23 novembre 2017

Rivalta Trebbia (PC)

La zona di Piacenza è davvero molto interessante, sotto diversi punti di vista: paesaggistico, culinario e storico.

Su segnalazione di un conoscente che ha vissuto a Piacenza per anni, giungiamo a Rivalta Trebbia, una frazione di Gazzola (uscita Piacenza Sud, A1).

Località mai sentita, lo ammetto.
Ma i racconti entusiasti mi avevano incuriosito.

Giungiamo in una splendida giornata di Novembre, di quelle calde e con il sole e senza nuvole.

Siamo in zona per un pranzo, alla Trattoria Pescarolina.

Parcheggiata la macchina nel parcheggio gratuito, alzato lo sguardo, si presenta imponente il Castello.


Il sole, le foglie autunnali, il silenzio fanno il resto.

Attraversata la Statale (fate attenzione), tramite una corta salita e superato un arco, si entra nel piccolo paesino.

Definirlo paesino forse è già troppo: si tratta di un aggregato di poche case, un castello, una torre, una chiesa dedicata a san Martino.

Stradine con sassolini bianchi, tutto sistemato ad arte.
Solo la torre è in fase di ristrutturazione, per una parte.

Tutto risulta originale e suggestivo.
Molto. Moltissimo.
Avventuratevi nelle vie laterali, vi aspettano delle sorprese: portoni in legno, finestre in ferro battuto con fiori cadenti.

Ci sono due ristoranti, anche.
Uno di questi pare anche piuttosto famoso. E un bed&breakfast.


Il Castello, con il parco, è visitabile a pagamento.

Visto il poco tempo che avevamo a disposizione, non lo abbiamo visitato.
Sarà per un'altra volta!

Rivalta Trebbia è famoso, mi dicono, per la possibilità di raggiungere il Trebbia.
Fa parte, infatti, del Parco Fluviale del Trebbia.

Purtroppo al momento della nostra visita - causa siccità - il Trebbia era quasi privo di acqua, quindi abbiamo deciso di non avventurarci fino alla riva per non rimanere delusi.

Sarò io, ma a me questi posti, generano subito una spensieratezza, una emozione senza confini.

Forse giungere qui appositamente è un pò troppo, ma se siete in zona... fate una deviazione.
Non ve ne pentirete.

Per maggiori informazioni, cliccate qui.

Rivalta Trebbia, non è distante da un altro luogo che amo tantissimo: Grazzano Visconti.

sabato 18 novembre 2017

Tisane in viaggio? Si può!

Da qualche anno sono amante delle tisane, in particolare di una tisana... quella al finocchio, che adoro sia per il suo gusto che per i poteri digestivi.
La prendo tutte le sere, come coccola e come digestivo.

Viaggio spesso per lavoro ed in trasferta, nella solitudine della mia camera, non mi bastava solo un buon libro a tenermi compagnia.
Mi mancava la mia tisana.

E' vero, nella maggior parte degli alberghi ci sono a disposizione nelle stanza dei bollitori... ma - onestamente - non mi hanno mai ispirato una gran fiducia (e pulizia).

E così, sempre grazie al mio fido compagno Internet, ho cercato e trovato un bollitore da viaggio!
La mia ricerca è approdata al bollitore elettrico della Macom Srl di Milano, lo Space Kettle con spina elettrica.
Ce ne sono diversi in commercio, ma con spinotto per auto.
Immagine da www.macomsrl.it

Lo Space Kettle è bianco, ed elegante.
E' molto semplice da utilizzare: si spegne automaticamente una volta raggiunta la temperatura ed ha una capacità di 800 ml.
Fin troppo per il mio utilizzo, ma di più piccoli non ne ho trovati!

Possiede un elemento riscaldante coperto dal corpo in acciaio inox.
Da chiuso, le dimensioni sono:  L 16 x H 14 x P 13 cm. Per nulla ingombrante e comodo da infilare nel trolley!

La Macom vende i suoi prodotti on line, presso famosi siti di e-commerce che vengono indicati.
Io ho fatto la mia scelta, ma vedete voi! :-)

E già, e poi dove verso la tisana?
... ecco che ho trovato anche una bellissima tazza da viaggio, pieghevole.
In vendita on line, ce ne sono tantissime, economiche e di tutti i tipi.

Immagine da www.amazon.it
La scelta, dunque, non è stata semplice.

Alla fine, Amazon mi ha soddisfatto.
Ne ho trovata una verde militare, che somiglia un pochino ad una "bomba a mano"... è davvero pratica e comoda, anche perché ha il beccuccio per bere mentre si cammina e la chiusura ermetica (per evitare rovesciamenti inopportuni)

Anche qui le misure - 8 x 8 x 11,3 cm - la rendono comodissima da infilare in borsa o in valigia!

Da qualche tempo, dunque, posso coccolarmi durante le trasferte di lavoro.

Un buon libro ed una sana tisana sono la coccola giusta dopo una giornata di lavoro lontana da casa!

lunedì 13 novembre 2017

Spaghetti alla zucca e pancetta

La zucca è uno dei cibi che mi piace di più, ma le ricette che conoscevo erano davvero poche: risotto alla zucca, zucca in agrodolce, tortelli di zucca e poi?

Navigando su internet - mio fido compagno di avventure gastronomiche - , ne ho trovate alcune:

Ne ho presi degli punti e ho creato i MIEI spaghetti alla zucca e pancetta... gli spaghetti alla zucca e pancetta di Paolante Matoca!

Ecco la ricetta!


Ingredienti per due persone:
  • 1/4 di zucca
  • un rametto di rosmarino
  • mezza cipolla
  • 1 confezione di pancetta dolce
  • olio EVO
  • sale
  • pepe
  • 150 ml di acqua

Tagliare a dadini piccoli la zucca.
Far soffriggere la mezza cipolla in una padella antiaderente con abbondante olio, assieme al rametto di rosmarino. 
Quando la cipolla è ben rosolata, togliere il rametto di rosmarino ed aggiungere la pancetta.
Dopo qualche minuto aggiungere la zucca, salare e pepare a piacere.
Aggiungere l'acqua e cuocere a fuoco medio per circa 15 minuti.

A parte cuocere gli spaghetti, avendo cura di lasciarli un pò al dente. 
Terminare la cottura degli spaghetti nella padella.

Servire caldi! 
Buon appetito!




sabato 11 novembre 2017

Chacha - Milano

Amo questo piccolo negozio, ricco di oggetti tutti colorati!
E' sempre molto pieno di cose e quindi è necessaria una attenzione per lo shopping particolare :-)

Qui si trovano borsette, sciarpe di seta, borse, collane, bracciali e vestiti di ogni colore, sul genere etnico o comunque particolari, un pò diversi dal solito e di buona fattura.

Lo adoro talmente tanto, che ogni volta che ci passo davanti, entro e... compro qualcosa!
I prezzi variano molto a seconda dell'oggetto: ci sono cose che costano davvero poco per quello che sono ed altre invece che hanno prezzi elevati.

Ho preso qui diverse cose: sciarpe di seta per matrimoni o regali, un vestito molto colorato e piuttosto particolare: lavato più volte ed è rimasto impeccabile, una borsa di "simil pelle" nera che riceve moltissimi complimenti, braccialetti, borsette di seta...

... insomma nel corso della nostra - ormai decennale - conoscenza ho acquistato diverse cose, sempre particolari e sempre di ottima qualità.

Ve lo consiglio anche come un ottimo negozio per fare dei regali ad hoc.

Il proprietario, poi, è sempre molto gentile e disponibile.
Bene, a quando la visita?


Chacha
Via Cesare Correnti, 19
20123 Milano

domenica 5 novembre 2017

Incontri

La vita! Ne sono innamorata!

Ci sono alcune persone che si incontrano durante la propria vita per nemmeno mezz'ora, pochi attimi, eppure queste persone riescono a darti il calore che cerchi, la "spinta giusta" o semplicemente ascoltarti.
Ovviamente non sto parlando degli affetti più cari...quelli ci sono e restano.

Qualcuna ne ho incontrata: nella mia mente riposano tre persone in cui sono entrata in contatto piuttosto recentemente e a cui penso spesso.
Due donne ed un uomo. Tutti più o meno a me coetanei.
Le donne vivono e lavorano nella mia città, l'uomo no.

E casualmente l'unico che ho rivisto qualche mese fa, è stato l'uomo.
Cosa strana, mi ha ridato la stessa iniezione di energia e calore del primo incontro.
Lo stesso sorriso, lo stesso feeling, senza malizia.
Perché i rapporti tra due esseri umani - a mio avviso - non contemplano la malizia.

La ragazza della fermata dell'autobus, con la quale ho passato mezz'ora a ridere, bagnate come non mai per quell'acquazzone, non l'ho più vista.
Eppure mi disse che lavora vicino a casa.
Non prendo mai l'autobus, forse dovrei iniziare a prenderlo?

La ragazza del taxi, nemmeno.
Senza nulla togliere agli altri due...Ma questa la vorrei incontrare nuovamente, ringraziare per le sue parole di incoraggiamento, la sua empatia, i sorrisi ed offrirle un caffè come ricompensa per lo sconto che mi fece allora come incoraggiamento per quello che andavo a fare, per il mio futuro, la mia vita.

Incontri, incontri fugaci ma importanti.Che lasciano un segno, che ti fanno sentire bene, in qualche modo amata ed apprezzata.
Belli, sereni, allegri.

Solo dell'uomo conosco il nome, strano... ma tutti e tre sono in me allo stesso modo, come se li conoscessi.
Eppure, al momento nessuno dei tre proseguirà lo strano percorso della mia vita.




giovedì 2 novembre 2017

Osteria La Pescarolina - Piacenza

Fuori Piacenza, lungo la strada verso Bobbio, un pò isolata, si trova questa vecchia cascina trasformata in una bellissima trattoria.
La sala centrale e principale ha le volte a botti, quella più piccolina è piena di attrezzi contadini appesi al muro, la parte esterna - chiusa - e ben riparata è ben allestita con reti che contengono tappi di bottiglie e fiori qua e là.

Il gestore è un uomo gentile, affabile e che ci sa davvero fare. Un vero oste!
Il locale era pieno zeppo, ma la cortesia, la gentilezza e la velocità non sono mai mancate.

Il menù è fisso al costo di 25 euro e comprende anche le bevande: acqua e vino: per noi, un litro di Gutturnio frizzante.

... aprite il vostro stomaco... 

I camerieri si sono mossi con velocità e moltissima gentilezza, anche per la mia intolleranza al lattosio: precisione e cortesia non mi hanno fatto sentire malata...anzi, coccolata!

E via con la composizione del menù (1 Novembre 2017):

  • Antipasto: gnocco fritto in abbondanza e salumi vari, tipici della zona e poi buffet.
  • Primi: tris di primi (ravioli, risotto ai funghi e pisarei)
  • Secondi: costine di maiale al forno, arrosto e patate arrosto
  • Dolci al buffet, caffè e ammazzacaffè.

Nonostante il locale fosse pienissimo, tutto è stato semplicemente perfetto. 
Bravi, non è facile essere così: veloci e sinceramente gentili!

Che dire? Spiace fare recensione di questa meravigliosa trattoria perché sempre più persone ne vengono a conoscenza...e un pò ne sono gelosa....

Nota di colore: I bagni sono pulitissimi.



Voto: 9 (scala: 1-10, ove 10 è il top)



Osteria La Pescarolina
Strada Bobbiese, 130
29100 Piacenza

lunedì 23 ottobre 2017

Da Gisella - Milano

Amo ricercare quelle trattorie autentiche della vecchia e popolare Milano!
Luoghi sempre affascinanti, ma spesso finti...
In via Bonghi, dietro a via Tibaldi e via Meda, si trova Gisella.
Qui tutto è autentico, è ancora una trattoria di quartiere.

Non so quante volte ormai ci sono andata, sempre di sabato... e mi conquista ogni volta per il cibo buonissimo, casalingo e per la frequentazione mista che va dall'operaio al padre di famiglia fighetto...

Purtroppo è aperta solo a pranzo, essendo a conduzione famigliare.
Il locale in sé non ha nulla di speciale dal punto di vista estetico anche se è molto pulito e dignitoso, ma si mangia proprio bene e si spende molto poco.
Il menù cambia spesso ed è piuttosto vario.

Menù completo... circa 10 euro!

Il signore è simpaticissimo e sempre allegro, la signora un pò più chiusa ma sempre attenta.
Lo consiglio davvero!
Quando io e il mio Lui vogliamo sentirci coccolati, sappiamo che dobbiamo venire qui.
Mi auguro davvero che questo posto resti sempre così: bello, semplice e vero.


Voto: 8 (scala: 1-10, ove 10 è il top)



La cucina di Gisella
Via Bonghi, 8
20141 Milano

sabato 7 ottobre 2017

La Nuova Osteria - Bema (SO)

Valtellina, Valtellina!

Sopra Morbegno, verso la strada per il Passo San Marco, vi è una deviazione per Bema.

La strada per San Marco è conosciuta agli amanti delle emozioni forti perché ad Albaredo per San Marco c'è Fly Emotion.
Fly Emotion è un'attrazione che ti permette di volare grazie ad una speciale imbracatura assicurata su di un carrello che scorre liberamente lungo una fune d'acciaio su due tratte differenti, una di andata e una di ritorno.
... non fa per me... anyway...

Torniamo a noi...

Presa la deviazione per Bema, inizia una strada tortuosa con una antica galleria molto suggestiva, in mezzo ai castagni che vi porta a questo piccolo paesino - Bema - di cui io non ne sapevo nemmeno l'esistenza.

In una bella posizione, si trova La Nuova Osteria.
L'ambiente interno non ha nulla di particolare, ma risulta comunque molto accogliente.
I bagni sono grandi e ben puliti.

Il menù era già stato deciso in partenza visto che eravamo in un gruppone con molti bambini, quindi quando sono arrivata sapevo più o meno che cosa avrei mangiato e speso (25 euro)

La mia scelta è andata su degli spettacolari tagliolini al sugo di cinghiale, un controfiletto ottimo e delle verdure al vapore, acqua, caffè e ammazzacaffè (per me un frullato meraviglioso di mango).

Se il servizio è molto alla mano e delle volte incespica un pochino (ma cose davvero irrilevanti), soprattutto verso la fine del pranzo, quello che ho trovato davvero fantastico è stata la empatia, simpatia e bravura del cuoco (e credo anche proprietario).
Coccole su coccole per la mia intolleranza al lattosio. Mi ha fatto sentire più che a mio agio, preparato un frullato di mango appositamente per me ed alla fine mi ha regalato pure un barattolino di marmellata di mirtilli.
Non è da tutti essere così disponibili e pronti a soddisfare le più strane esigenze.
Anche con i bambini è stato speciale.

Se dovessi ritrovarmi in zona, sicuramente tornerò qui a mangiare.
Voi, fateci un pensiero!


Voto: 8 (scala: 1-10, ove 10 è il top)



La Nuova Osteria
Via Lissi, 2
23010 Bema (SO)
Tel. 0342.618083



domenica 1 ottobre 2017

Borghetto sul Mincio (frazione di Valeggio sul Mincio)

Ognuno di noi possiede alcuni "posti del cuore".
Quei posti dove ci torni sempre volentieri, da sola oppure con le persone a cui vuoi bene.
Quei posti a cui pensi spesso.
Quei posti che ti emozionano, che ti fanno sentire romantica.

Qui ci vengo spesso e qui ho ricordi di confidenze tra amiche, passeggiate con cugini e cugine, baci rubati.

Il Qui è Borghetto sul Mincio!

Borghetto sorge nella valle del fiume Mincio, ai piedi del Ponte Visconteo e al di sotto di Valeggio sul Mincio di cui si ammira il castello.
Vicino si trova anche il Parco Villa Sigurtà (da visitare in primavera).

Da qui passa anche la pista ciclabile che collega Mantova a Peschiera del Garda costeggiando il Mincio per lunghi tratti: una località ben integrata nei percorsi turistici delle zone attorno al Lago di Garda.

Borghetto è un paesino piccolissimo, ormai straripante di turisti: non ha perso comunque il suo fascino.

E' bellissimo venirci alla sera, dopo l'orario di chiusura dei ristoranti quando nessuno più passeggia per le stradine ad ammirare il mulino, il ponte visconteo ed il nucleo di case sotto cui scorre impetuoso il Mincio.

Romantico passeggiare sul ponte di legno che attraversa il paese durante i mesi freddi quando tutto viene avvolto dalla nebbia che sale dal fiume.
Rilassante fermarsi sulle panchine ad ammirare le casette, il Mincio che borbotta.

Bello, venirci a mangiare nei tanti ristoranti di ottima qualità oppure gustare un buon gelato passeggiando ed ammirando lo spettacolo davvero suggestivo.

Se non si fosse capito, amo Borghetto.
Con il sole, con la pioggia e con la nebbia.
Di giorno e di sera.
D'inverno e d'estate.







lunedì 25 settembre 2017

Le sorelle fatali - Eleanor Brown



"Fu il nostro fallimento a spingerci a tornare a casa. 
Non l'avremmo mai confessato, questo è certo, né a noi stesse 
né tanto meno a nessun altro."



Spesso compro un libro attratta dalla copertina.
Così è stato per "Le sorelle fatali".
Poi ovviamente ne leggo la trama e se mi ispira, lo compro.
Non sempre lo leggo subito: ogni libro ha il suo momento per essere letto.

Non ricordo per quanto tempo le sorelle fatali siano rimaste nella mia libreria in attesa di essere lette e in attesa di vivere nei miei pensieri.
Non era il loro momento.

Qualche mese fa, cercavo un libro allegro, di "transizione" dopo la lettura di un libro che mi era entrato in fondo al cuore.
Mi trovavo anche in un momento della mia vita in cui cercavo allegria e serenità e la parola umorismo nel retro, ha fatto decidere per questo libro.

Tuttavia, questo libro di umorismo non ne ha. O almeno rispetto alla mia sensibilità. Si, qualche sorriso me lo ha strappato, ma umorismo direi proprio che è altro.
Realismo? Quello sì.

Una famiglia americana che vive in un paese lontano dalle dinamiche cittadine, con tre figlie (Rosalinda, Bianca e Cordelia) che cercano affannosamente la loro strada, arrancando e commettendo tantissimi errori (non svelo per non precludervi la lettura), la mamma malata di tumore, il padre amante di Shakespare... un bel quadretto, vivo, reale... con bellissime dinamiche familiari.
Situazioni che accadono o possono accadere più spesso di quanto si possa credere e per questo ci si riesce ad immedesimare, se si è donne.

Un libro per donne, che piacerà alle donne.

Sicuramente è un libro che si fa leggere, scorrevole, scritto bene.
Ma allegro? No! Certo, c'è il classico lieto fine tipico della filmografia americana che lo rende "leggero".

Ne consiglio comunque la lettura.


Le sorelle fatali,
Eleanor Brown
Neri Pozza



domenica 17 settembre 2017

Castello di Masino - Caravino (TO)

Ebbene sì, da vera nerd mantengo una lista su "Evernote" con i posti che voglio visitare perché me ne parlano o ne leggo.
O semplicemente perché mi interessano.
Restano lì anche per mesi, poi un giorno si decide di andare.

La giornata di oggi si presentava perfetta: una di quelle meravigliose giornate di settembre, limpide.

E così, il mio Lui ed io siamo andati al Castello di Masino dei Conti Valperga, gestito (egregiamente) dal FAI.

Da Milano, non è lontano: un'oretta di autostrada, uscita Albiano e poi seguire le indicazioni.

Quando si arriva, lo spettacolo vi colpirà: una suggestiva vista sulle colline attorno, un bellissimo castello, con tanto di parco, labirinto e roseto.
C'è anche un interessante Museo delle Carrozze.

Ho sentito dire da qualcuno che da lì, si vedono i grattacieli di Torino. Grattacieli o no, la vista è mozzafiato!

Il Castello è stato abitato dai conti Valperga per secoli, fino al 1988 quando è stato ceduto dalla famiglia al Fai.

Il meraviglioso Castello è visitabile sono con visita guidata di un'ora al costo di 11 euro, con personale davvero preparato.

Ho visto tanti castelli e ville, in Italia e non ma questo castello mi ha colpito per la quantità di mobili, quadri e suppellettili presenti.
Non ho memoria di altri castelli del genere.
Difficile dire qual è la stanza più affascinante o più bella...

Una bellissima gita fuori porta che consiglio anche a chi ha bambini perché è ben attrezzato per farli divertire con caccia al tesoro ed altre attività.

giovedì 14 settembre 2017

Trilogia di New York - Paul Auster

"Il segnale di occupato, ora capiva, non era stato accidentale. 
Era stato un segno, per comunicargli che non poteva ancora sciogliere il vincolo con il caso, nemmeno se lo avesse voluto."



Amo New York e amo le detective stories: questo libro dovevo leggerlo.
Anni fa lo comprai in una nota catena di libri, era lì che aspettava me... mi dissi.
Poi, però, restò lì. Opinioni fortemente discordanti mi bloccarono nella lettura.
Ora posso dire - anzi scrivere - la mia.

Si tratta di una trilogia, tre racconti: Città di Vetro, Fantasmi e La stanza chiusa.
I racconti si svolgono a New York, ma potrebbero svolgersi altrove: la città non ha rilevanza, solo impatto "mediatico".

Paul Auster ha una scrittura aulica, sicuramente è colto, letterato e non lo vuole nascondere. Per niente.
La sua, risulta comunque, una scrittura piacevole anche se certamente non semplice. Delle volte noiosa.

Il motivo ricorrente è sicuramente la solitudine dei personaggi che, soli con se stessi, scoprono disperatamente se stessi. La ricerca di qualcuno per ritrovare se stessi.

Città di vetro, è davvero una storia assurda che ti tiene attaccata alle pagine ma che alla fine delude un pochino per come finisce senza spiegazioni, senza capirne fino in fondo il senso, gli avvenimenti, i personaggi (Daniel Quin, Paul Auster, i due Peter Stillman, lo scrivente) e la realtà.
Qual è il racconto? Quello che emerge è la follia e lo scambio di personalità. Forse la follia è il tema del racconto. Chi sono? Chi siamo?

Fantasmi è più scorrevole, meno complicata come storia. Anche se il finale mi ha lasciato davvero perplessa. White, Black, Blue e Brown: personaggi che pedinano altri e che si confondono con se stessi. Anche qui siamo di fronte a "scambi di identità", personaggi che vivono la vità di altri.

La stanza chiusa, ultimo racconto, è decisamente quello che ho preferito. Si avvicina decisamente ad un vero detective racconto, ma poi si chiude lasciando a bocca aperta, con un finale senza grande senso. E perchè ricompaiono nomi del primo libro? Stillman, Quinn, Henry Dark...

Alla fine posso concludere che è un libro che parte con buone premesse ma che termina in maniera A ME non comprensibile. Troppo aulico? Troppi richiami letterari che non colgo?
Non so. Ma a me sembra abbastanza incompiuto e talvolta autoreferenziale.
Una metaletteratura che non mi appassiona, troppo cervellotica: Paul Auster non mi ha convinto.


 "Ma chi non si sarebbe gettato a corpo morto sulla possibilità di riscattarsi... quale individuo è così tetragono da rifiutare la possibilità della speranza?"

Paul Auster
Trilogia di New York
Einaudi

martedì 12 settembre 2017

Antica Hostaria della Lanterna - Milano

Le mie parole alla signora quando sono andata a pagare?
"Signora, mi può adottare?"

Questo posticino è semplicemente meraviglioso.
Qui sei a casa, dalla zia.

Piccolo, semplice ma molto accogliente e di conduzione famigliare.
Uno di quei posti dove si parla in milanese ed il menù viene raccontato a voce e la comanda viene scritta su di un blocchettino a quadretti.
Nulla è costruito, tutto è vero, spontaneo.

Il menù non è molto vario ma c'è comunque l'imbarazzo della scelta. La cucina è casalinga, tipicamente lombarda.

Io ho preso degli gnocchi al pomodoro e noce di manzo con patate. Tutto semplicemente buonissimo.
Porzioni abbondanti, prezzi davvero contenuti.

Attenzione molto gradita per la mia intolleranza al lattosio. Ho potuto mangiare tutto quello che volevo, senza rinunce. Ad eccezione dei dolci, che grondano di lattosio.

Prenotazione assolutamente consigliata perché i tavoli non sono molti.



Voto: 9.5 (scala: 1-10, ove 10 è il top)


Antica Hostaria della Lanterna
Via Mercalli, 3
20122 Milano

lunedì 4 settembre 2017

Da Pasqualino - Montevecchia (LC)

Montevecchia è un paesino ad una cinquantina di km da Milano, arroccato su di una collina.
Salendo in cima, fino alla chiesa si ha una meravigliosa vista sulle campagne e si vede molto bene Milano.

Lungo la strada in salita che porta in cima al piccolo paese poco prima della chiesa, si trova questa trattoria a conduzione famigliare.
E' una delle poche trattorie che ci sono e forse la meno scenografica.
L'ingresso è piuttosto insignificante, ma si capisce che è "una vecchia trattoria".

Anni fa, l'avevo scelta ad occhi chiusi navigando in internet alla ricerca di un qualcosa di rustico ed alla mano, possibilmente con una bella vista.

Da allora ci sono tornata diverse volte, in coppia e con amici. Non sono mai rimasta delusa!

Il locale è molto rustico, semplice ma molto accogliente. La seconda sala ha anche un bel camino. Bagni spaziosi e molto puliti. E, poi, il pezzo forte: la terrazza con vista!

Il menù è abbastanza vario: la cucina è tipicamente lombarda (risotti, ossobuco, funghi, polenta, carne varia, struzzo, cervo).
Grande attenzione per la mia intolleranza al lattosio. Personale gentilissimo, sempre.

Non ci siamo mai fatti mancare nulla: antipasto di formaggi di capra di Montevecchia, ravioli alla boscaiola, risotto con i funghi, filetto di manzo alla griglia, piatto di formaggi misti con marmellate e miele, vino, acqua e caffè.
Tutto veramente buono, dosi abbondanti ma non eccessive.

I costi? In linea con Milano.
Prenotazione consigliata!

Voto: 8 (scala: 1-10, ove 10 è il top)


Trattoria Da Pasqualino
Via Belvedere, 41
23874 Montevecchia
Tel. 039 9930560

venerdì 1 settembre 2017

Slovenia ed Ungheria in 15 giorni

Le vacanze dell'estate del 2017 sono state all'insegna della scoperta di un mondo che non conoscevo, dell'Europa dell'Est: Slovenia ed Ungheria.
Come sempre, in auto con il mio Lui.

Partiti da Milano la domenica verso le 10, la prima sosta per un pranzo è stata a Palmanova, patrimonio dell'Unesco.
"Città stellata" in provincia di Udine, che merita sicuramente una visita se vi trovate in zona. Ci ero già stata: è una bella cittadina che vale la pena visitare, ma è molto piccola. La si visita in pochissimo tempo, quindi non andateci apposta.

Castello di Predjama
Abbiamo passato il confine procedendo per la A34, nei pressi di Gorizia premurandoci di acquistare la vignette autostradale per la Slovenia.

Dopo una veloce, ma rilassante (ci siamo fermati a bere il mio succo preferito... quello alla mela!) visita al meraviglioso e maestoso castello di Predjama vicino a Postumia, abbiamo proseguito per Lubiana.

Qui, un pò in periferia, avevamo prenotato prima della partenza l'albergo per 3 notti, per avere la possibilità di girare le zone attorno a Lubiana.
La scelta di scegliere un hotel in periferia è stata vincente, data la difficoltà nel girare in auto nel piccolo centro cittadino, quasi tutto pedonale.
Lubiana
La città di Lubiana è molto bella e vale sicuramente una visita.
Ci ero già stata e mi è sempre piaciuta. Il Triplice Ponte con la chiesa rosa, il canale su cui si affacciano una quantità infinita di locali (ma pochi ristoranti), il mercato antico e le viuzze della città antica sono da vedere. Suggestiva e romantica.

Il giorno successivo ci siamo spostati verso Nord per visitare le Gole di Vintgar e il famoso Lago di Bled.
In tutta onestà, con il senno di poi non avrei visitato le gole: per carità, una passeggiata su di una passarella ai piedi di una gola, è sempre piacevole ma il mio cuore non ha battuto forte.

Lago di Bled
Il lago di Bled, sebbene me lo immaginassi differente, è molto suggestivo con la chiesa ed il castello che lo sormontano. La passeggiata a piedi o in bicicletta lungo le sue rive è stata gratificante.

Il pomeriggio abbiamo visitato Kranj e Skofja Loka: due paesini piuttosto piccoli, ma molto pittoreschi.
Consiglio la visita, se siete in zona.
A Kranj, abbiamo sostato in una meravigliosa taverna con un bellissimo graffito in una viuzza dietro la piazza principale . Pare strano, ma quella sosta me la ricorderò per sempre.

Sulla strada verso l'Ungheria, ci siamo fermati a Ptuj. Pittoresco paese in collina, ma con una parte in riva al fiume. Piacevole sosta, in una cittadina un pò sonnecchiosa.

Dopo la sosta per acquistare la vignette ungherese, verso le 16 di un bollente pomeriggio arriviamo alla nostra prima tappa in Ungheria, Heviz. Hotel Villa Kalma, ci accoglie: una camera su due piani, con cucina.

Lago termale di Heviz
Qui sorge il lago termale più grande d'Europa.
Il paese di Heviz è piuttosto moderno, nulla di suggestivo ma comunque piacevole.

Assolutamente un must il lago termale di Heviz. E' un lago curativo, quindi è frequentato anche molto da persone con difficoltà di deambulazione. Costi irrisori, rispetto all'Italia!

Il giorno seguente ci dirigiano a Keszthely, sul Lago Balaton.

Castello Festetics

Faceva caldissimo, quel giorno. Così, abbiamo visitato il parco dove si trova il Castello Festetics, pieno di bellissimi e coloratissimi fiori.
Poi, dopo una sosta per pranzare lungo la via principale del pittoresco paese, ci siamo diretti al Lago.
Qui abbiamo passato tutto il pomeriggio in una delle spiagge attrezzate, facendo il bagno nelle caldissime acque del lago.
Un pomeriggio di sole e vero relax, assieme a tantissimi Ungheresi che sono soliti passare le loro vacanze sulle coste di questo suggestivo lago.

Il giorno dopo avevamo prenotato un meraviglioso hotel - Adele Boutique Hotel - a Pecs, a sud dell'Ungheria.
Abbiamo deciso, però, di fare il giro del lago Balaton visitando la penisola di Thiany, Baltonfured (una sosta come un'altra per il pranzo) e Siofok (la "Rimini ungherese", secondo la nostra guida).

Pecs, una via
Di questo giorno, sicuramente piacevole, ricordo l'emozione provata appena arrivata a Pecs: una città mai sentita nominare, ma davvero splendida.
La città vecchia, quasi tutta pedonale, è davvero un gioiello.
La piazza principale in salita, con palazzi e chiese monumentali, vicoli con casette particolari, locali e ristoranti. Una città piena di vita.
Pecs, decisamente da visitare. Qui il mio cuore ha battuto forte, fortissimo.

Il giorno dopo, invece, è stato un giorno non particolarmente interessante... ci sta, comunque, un giorno "no" durante le vacanze!

La nostra guida segnalava di andare a vedere la zona vinicola di Villany... una vera delusione! Forse perché siamo Italiani?
Un paesino di quattro gatti, con due o tre negozi di vino... No, non ci andate!

Da lì, più speranzosi, ci siamo diretti a Siklos. Dopo esserci fermati per un pranzo al volo, ne abbiamo visitato il Castello. Interessante, ma non andateci apposta.

Per concludere la giornata, siamo andati alle terme di Harkany. Un complesso di piscine all'aperto e vasche termali, molto bello e ben tenuto. Purtroppo il mio umore non era dei migliori quel giorno e non mi sono goduta per niente quello che poteva essere un momento di relax. Se siete in zona, queste terme sono sicuramente da tener presente!

Ritornati a Pecs, il mio cuore si è sciolto di nuovo. L'indomani abbiamo visitato il museo di Zsolnay con la fabbrica di guanti! Da non perdere: interessante!!

E poi, via verso Szeged (Seghedino). Baja è stata l'inaspettata sosta per il pranzo. Google Map mi mostrava una cittadina un pò grande e ho fatto fermare il mio Lui: ad accoglierci una monumentale piazza ed un bel lungo fiume con doversi ristoranti per pranzare piacevolmente.

Casa Museo a Szeged
Giungiamo a Szeged nel tardo pomeriggio.
Szeged colpisce. Colpisce per i suoi palazzi art noveau e liberty un pò tristi, per il Duomo recente con la piazza colonnata con palazzi scuri. Accogliente, viva ma un pochino triste. Comunque affascinante.

Passeggiata per il centro pedonale, lungo il fiume, sosta tra le bancarelle del parco e cena in un bellissimo locale, di cui purtroppo non ricordo il nome.
La mattina successiva facciamo colazione in un rilassante bar vicino al fiume: qualche difficoltà nel far capire alla gentilissima ragazza che desideravo un the, pane e marmellata ed un succo di fragole.
L'inglese, qui, non è ben capito nè parlato. Ma i sorrisi, i gesti e la buona volontà vengono sempre in aiuto!

Casa a Kecskemet
Partiamo verso Budapest, una della mie città preferite.
La sosta per il pranzo ci ha fatto conoscere un bellissimo paese, pieno di importanti palazzi art noveau: Kecskemét.
Difficilmente me lo dimenticherò. Il sole, il cielo limpido, i suoi palazzi, i fiori...Una piccola perla a 100 km a sud di Budapest.

E poi BUDAPEST: si, la mia Budapest.
Il Danubio, i meravigliosi palazzi, le piazze, le viuzze, i viali alberati, il ponte delle Catene, il Parlamento, il Palazzo Reale e... il Bastione dei Pescatori: il mio posto preferito qui, a Budapest.

Bastione dei Pescatori
Il brulicare di turisti, nuovi locali rispetto alla mia precedente visita (circa 10 anni fa), hanno modificato un pochino la magia di questa città che comunque rimane suggestivamente meravigliosa.

Non dimenticatevi, se ci andate d'estate, di passare una serata nelle "Rovine" (romkocsmák) ossia dei locali alla buona ricavati in cortili di case abbandonate. Ce ne sono molti nella zona alle spalle del quartiere ebraico.
E poi se volete mangiare tanto e spendere poco... c'è il Trofea (Király utca 32)! Un buffet AYCE di alta qualità dove si può sostare fino a 3 ore, spendendo 20 euro tutto incluso (alcool compreso!!!)

Questa volta non ci sono stata, ma una tappa alle terme Gellert è un must.
Potrei stare ore ed ore a scrivere di Budapest...

Il nostro viaggio continua, ma bisogna iniziare a tornare verso Ovest: next stop Sopron.
Prima di arrivare in questa specie di enclave ungherese quasi in Austria - Sopron appunto -, visitiamo Tata con il suo lago e l'abbazia benedettina di Pannonhalma.
Carina la sosta a Tata, anche se non imperdibile, ma interessante la visita della abbazia sopratutto per la splendida biblioteca.

Torre Antincendio
Sopron ci accoglie in una maniera strana... l'hotel prenotato è anche un centro estetico nonché una clinica estetica.
Dietro la reception, prodotti da parrucchieri, davanti un area di parruchieri e di fianco quello per le manicure... Superato questo piccolo "shock", ci ambientiamo benissimo. L'hotel è molto bello, con un bel terrazzo e area benessere.

Il paese medioevale è davvero suggestivo e un tantino romantico, con la splendida Torre Antincendio che sovrasta la piazza e la passeggiata attorno alle mura. Se siete in zona, passateci!
Non capiamo il perché Sopron sia pienissima di centri estetici e negozi all'ingrosso di prodotti di cosmetica.

Castello Esterhazy
Il giorno seguente andiamo a visitare il bellissimo Castello Esterhazy a Fertod, con visita guidata in ungherese (e foglio esplicativo in italiano) !!! Da non perdere!!
Ed il pomeriggio sguazziamo tra vasche, idromassaggi, sauna e bagno turco del nostro strano hotel.
E con Sopron lasciamo parte del nostro cuore in Ungheria.

Dobbiamo tornare in Italia! Eh ... già. Passiamo dall'Austria o dalla Slovenia? Alla fine decidiamo di passare per la Slovenia, visto il mio desiderio è quello di visitare Maribor ed il mio Lui mi accontenta.
Ci fermiamo qui per una notte, in questa cittadina in riva al fiume, un pò moderna ed un pò antica, suggestiva a tratti.

E poi ultima tappa del nostro viaggio... TRIESTE, altra città semplicemente magnifica.
Visita alla Foiba di Basovizza, passeggiata per la città, camminata sul Molo Audace e immancabile cena a El Fornel.

Colazione e ... via verso Milano.

Quindici meravigliosi giorni tra Slovenia ed Ungheria: questa la mia estate 2017.





lunedì 28 agosto 2017

Trattoria Meneghei - Monzambano (MN)

Le colline a Sud del Lago di Garda, in provincia di Brescia o Mantova straripano di ottimi ristoranti, trattorie, osterie, B&B.
La Trattoria Meneghei è sicuramente una delle mie preferite.

Amo il pergolato che copre la grande tavolata e gli ombrelloni che proteggono i tavoli. Il silenzio che avvolge quando ci si siede.
Adoro la loro cucina, tipicamente mantovana: la qualità è davvero eccellente.
State tranquilli, qui si mangia davvero bene.

Le porzioni sono abbondanti, ma non eccessive. Sono tali da permettere un pasto che comprende antipasti, primo, secondo, dolce e ammazzacaffè (offerto dalla casa).
L'ultima volta ho preso un antipasto di salame (il fenomenale salame della zona), tortellini di zucca, luccio con polenta, acqua e vino.
Purtroppo non ho potuto prendere alcun dessert per via della mia intolleranza al lattosio, ma chi era con me giura che erano spettacolari.

Cortesia, precisione e attenzione alla mia intolleranza.

I prezzi sono davvero accessibili: 40 euro a testa.

Consiglio la prenotazione.


Voto: 9.5 (scala: 1-10, ove 10 è il top)



Trattoria Meneghei
Str. Moscatello, 85, 
46040 Monzambano (MN)
Tel. 0376 800000

lunedì 7 agosto 2017

Prog - Milano

Non so dire da quanto tempo c'è il Prog, ma è una benedizione.
Quasi mi spiace parlarne perché è un gioiellino che mi piacerebbe restasse solo per me...

Nonostante non si veda quasi, è sempre pieno.
Si consiglia, infatti, la prenotazione (sopratutto il venerdì ed il sabato).

E' un locale piccolo, intimo, suggestivo con il suo grande albero che accoglie il bancone e i clienti.
Pareti scure, pavimento in pietra, luci soffuse.

La lista dei cocktail è lunghissima, i nomi sono fantastici e loro sono qualcosa di spaziale.
Se avete dei dubbi, chiedete al simpatico barman (Giorgio Bo): non vi deluderà.
E' in grado di capire perfettamente quello che desideri e crearlo magicamente.
Molto curata anche la presentazione dei cocktail, alcolici e non.

La gentilezza e la simpatia delle ragazze che ci lavorano, contribuisce a rendere questo locale speciale: uno di quei posti che stanno lì, in fondo al mio cuore e che desidero visitare quando voglio stare bene, coccolarmi.

I prezzi sono nella norma milanese.
L'aperitivo è dalle 19.00 alle 22.00
Il Martedì, Mercoledì e Giovedì a richiesta viene servito un piccolo set di aperitivo a 5 €, che soddisfa assai...
Il Venerdì e Sabato è a Buffet e costa 3 €


Voto: 9.5 (scala: 1-10, ove 10 è il top)

Prog
via  Andrea Maffei, 12
20135 Milano

sabato 5 agosto 2017

Sheraton Diana Majestic - Milano

Il Diana, chi non conosce il Diana?
Hotel, ma anche locale famosissimo per aperitivi, dopocena e brunch in Zona Porta Venezia.
Sono certa che sia presente su tutte le guide turistiche milanesi.

Io, però, non ci ero mai stata. Non amo questo genere di posti, delle volte sono un pò controcorrente: lo so.

L'altra sera, però, volevamo andare in un posto all'aperto con un bel giardino a fare un aperitivo un pò "fighetto". Mi metto giù un pò da battaglia, per l'occasione.
Non ce n'era bisogno, qui c'era gente di ogni tipo: ospiti dell'hotel in pantaloncini corti, coppie omosessuali, gruppi di amici che festeggiano i 18 anni, coppiette, amici...

Ci accomodiamo nel bel cortile interno con vasca (attira zanzare), piante e fiori. Bell'ambiente, ma si respira "l'aria del tempo che fu".
Nessuna atmosfera magica.

Il buffet è abbastanza ricco, ma non mi soddisfa pienamente per il 15 euro spesi.
Il mio porto rosso era molto liquoroso.

Nessuna prenotazione, è fine luglio.
Disdetta: piove. Di quei temporali estivi milanesi, che ti lavano. Con insistenza mi faccio dare un tavolo all'interno: all'occorrenza, la sala colazioni viene allestita per ospitare chi sta bevendo e mangiando.

L'interno perde ancora più punti: spazioso, con la bella vista sul giardino... ma niente di più.
A mio avviso sarebbe necessaria una bella ristrutturazione.

Personale gentile, ma scostante. Gentile perchè deve esserlo, non necessariamente perchè lo è.

La Milano da bere che fu.



Voto: 7 (scala: 1-10, ove 10 è il top)

Sheraton Diana Majestic
Viale Piave,  42
20129 Milano

martedì 1 agosto 2017

Tre Piani - Eshkol Nevo


"... Ogni persona in questo mondo ha un tipo di font tutto suo, 
con il quale è scritta la storia della sua vita..."


Tre Piani, un libro di cui consiglio la lettura.

Quando mi è stato regalato, mi sono commossa perchè ho conosciuto personalmente Eshkol e lo apprezzo come persona e come scrittore.

Mi piacciono molto gli scrittori israeliani, per il loro modo di essere diretti e profondi.
Mi sono buttata a capofitto nella lettura, come lo è stato per altri suoi libri. In meno di una settimana l'ho terminato. Sigh, e adesso?

E' un romanzo strano, diviso per "piani" e non per capitoli.
I piani di una casa, apparentemente tranquilla.
Ogni piano racconta, in maniera colloquiale, parlando ad una amica, fratello o al marito defunto - in verità a te, lettore - delle vicende accadute a tre personaggi differenti.
Le vicende in principio possono apparire assurde, lontane da te.

Ma poi, procedendo nella lettura, ci si rende conto che in realtà sono vicende che possono fare parte di te, che ti puoi identificare totalmente in ciò che succede ai personaggi.
Non solo per quanto accade, ma per le paure che sottostanno all'accadimento e le domande che ci poniamo in seguito al fatto, reale o non.

La solitudine di Arnon che giunge a causa di un infinito amore, il desiderio di Hani di liberare i propri pensieri e crollare quando non è possibile ma riuscire comunque a trovare un modo per liberarsi, la catarsi e i sensi di colpa di Dvora... follia, lucidità, passione, debolezze, desiderio di riscatto e tanta tantissima umanità.

Umanità non solo nel senso di sensibilità, ma intesa come essenza dell'uomo e della donna...l'incarnazione dell'ES - IO - SUPER-IO freudiano.

Eshkol è un grande uomo, un grande scrittore.

"...Non è affatto piacevole non sapere se quello che è appena avvenuto
 è successo davvero o no."


Tre Piani,
Eshkol Nevo
Neri Pozza Bloom

sabato 29 luglio 2017

Antica Trattoria Salutati - Milano

Ho fatto il filo a questa trattoria per molto tempo e finalmente un giorno di questa primavera sono venuta qui, ed ancora un'altra volta non molto tempo fa: ora non credo proprio che attenderò molto prima di tornarci... mi è piaciuta molto, moltissimo.
Amo questo genere di trattorie, genuine e milanesi.

Il locale è bello, ma semplice. Pareti gialle, soffitti alti con travi a vista e fotografie della vecchia Milano in bianco e nero appese ai muri.
Tavolini ricoperti con tovaglie a quadretti verdi e bianchi.

Già al momento della prenotazione avevo notato la calorosa gentilezza di chi mi aveva risposto al telefono.
Gentilezza e simpatia confermata! I due ragazzi sono davvero gentili, simpatici, discreti ma ti accolgono come se fossi a casa loro: una bellissima sensazione!

La cucina è tipicamente milanese, con qualche sconfinamento lombardo.
Il menù è vario, ma non troppo... la scelta è comunque difficile!

Ho preso dei nervetti con cipolle, tagliati a mo' di carpaccio.. buonissimi!
Di secondo, cotoletta alla milanese rivestita di rucola e pomodorini... spaziale!!
Una buona bonarda dell'oltrepo pavese ci ha accompagnato durante la cena.
Ci sono state offerte due bruschette per iniziare la cena e per finire degli ottimi cantucci.

Il servizio è semplice, alla mano, ma impeccabile.
Il costo? 75 euro in due, con vino e un dolce: nella norma (forse un pò altina) per la zona e per una trattoria di questo genere!

Bravi ragazzi, a presto!


Voto: 8.5 (scala: 1-10, ove 10 è il top)

Antica Trattoria Salutati
Via Salutati Coluccio 15
20144 Milano

giovedì 27 luglio 2017

Rogner Bad Blumau - Austria

A circa una cinquantina di km da Graz (stupenda cittadina) in Austria, si trova questo meraviglioso complesso che comprende un hotel con strutture sparse e le terme.

Tutto progettato da Hundertwasser!
Uno dei miei architetti preferiti.

Erano anni che speravo di venire qui e l'estate scorsa sono riuscita a venire qui!

Proprio l'altra sera ne parlavo con un amico, anche lui fan di Hundertwasser e delle sue terme. Tutta la suggestione e l'emozione che avevo provato è riemersa in modo così vivo che sento l'esigenza di scriverne.

La cosa fantastica di questo complesso immerso nella natura è che tutto è stato progettato da Hundertwasser: non solo le facciate, ma tutti gli interni dell'hotel, delle terme ... perfino i bagni!

La parte termale è davvero grande, anche con diversi spazi all'aperto.
Tutto è pulitissimo e profumato, gli spogliatoi sono misti e sono dotati di armadietti che si chiudono con un braccialetto e ci sono grandi specchi e phon, oltre che molte docce dotate di bagno schiuma.
Non manca davvero nulla.

L'ingresso dopo le 17 costa 28 euro.
Servizio di accappatoio e salviette, compreso nel prezzo.

Non farsi suggestionare o farsi prendere dal romanticismo è davvero difficile. Ve lo garantisco.

Peccato che siano così isolate e non facilmente raggiungibili perché è un vero paradiso!!

... e la prossima volta, voglio soggiornare nell'hotel!

Voto: 10 (scala: 1-10, ove 10 è il top)


Rogner Bad Blumau
Bad Blumau 100
8283 Bad Blumau
Austria
www.blumau.com

mercoledì 26 luglio 2017

Shannara 3 - Milano

Amo il pesce.
Difficile da cucinare, appena posso ne faccio scorpacciata.
Per il mio compleanno il mio Lui, mi porta qui: locale in via Vannucci, zona Porta Romana.
L'insegna andrebbe cambiata, inganna.

E' un ristorante di pesce: c'è solo un piatto a base di carne.
Se non vi piace il pesce, evitate.

L'interno del locale, con mattoni a vista, travi ed una colonna centrale, tavoli ben distanziati che garantiscono la privacy è molto accogliente ed elegante.
Il servizio è impeccabile.
Ho apprezzato moltissimo l'attenzione del cameriere nei confronti della mia intolleranza al lattosio: grazie, non è da tutti!

Il menù è molto ricco, con ampia scelta di pesce crudo.
Ho optato per del pesce cotto... next time: pesce crudo!

Vermentino, ottimo.
Insalata di mare alla Catalana (Piovra, Calamari e gamberi con Sedano, Cipolla e Pomodorino) era davvero molto buono, delicato ma saporito.
Vogliamo parlare del "Misto alla Griglia"(Scampo, Gamberone, Branzino, Spada, Salmone e Totanetti)? Buonissimo!

Una cena coi fiocchi, come si suol dire.
E' consigliabile la prenotazione: alle 21 il locale si riempie.
Il conto - ammetto, ho sbirciato - è stato davvero onesto per una cena a base di pesce, per due persone con vino, dolce e caffè.

Voto: 9.5 (scala: 1-10, ove 10 è il top)


Ristorante Shannara3
Specialità Pesce Crudo
Via Vannucci, 22
20135 Milano

domenica 23 luglio 2017

La Tradizionale - Milano

Punto fermo nelle mie cene, pranzi o aperitivi è La Tradizionale.

Dotata di un bel giardinetto, ampia veranda, dehors ed un interno piuttosto grande, La Tradizionale è uno di quei posti d'effetto, con mattoni a vista, travi in legno ed i lampadari particolarissimi.
Posto d'effetto, si! ma dove c'è anche sostanza.

Siamo in "Zona Tortona" e trovare un posto del genere - anzi location, per rimanere in tema - non è per nulla semplice nè scontato.

Si mangia piuttosto bene, sia la pizza che piatti di terra e di mare con prezzi nella media della zona: ma qui c'è la qualità e porzioni giuste, cose che mancano spesso in posti così particolari.

Il "Misto mare tiepido su insalatina di misticanza e dressing al pompelmo" è uno dei miei piatti preferiti.

Il servizio è cortese ed attento, anche con i bambini.
I bagni, anche quelli per disabili, sono molto puliti e spaziosi.

L'aperitivo è dalle 19.30. E qui si perdono un pochino: buoni i cocktail, ma il buffet è un pò scarso per 10 euro.

Location che acquista moltissimo alla sera, quando i lampadari sono tutti accesi!

Voto: 8.0 (scala: 1-10, ove 10 è il top)


La Tradizionale
Via Ambrogio da Fossano Bergognone, 16
20144 Milano