lunedì 29 giugno 2015

Padre, Madre

29 Giugno

Oggi è un giorno speciale, per voi, per me e per noi.
Vi dedico questa canzone.


Padre, Madre - Cesare Cremonini

giovedì 18 giugno 2015

Yoga, il mio vivere Yoga

In una freddissima giornata di Gennaio, entrai per la prima volta in un centro di Yoga.
Io, in un centro Yoga?? Ero stupita io per prima e con me tutti i miei amici.

Non sapevo nulla di Yoga, io. Né mi aveva mai interessato ed anzi ne ero molto scettica.

Mi trovavo in un momento difficilissimo per me, dovevo trovare qualcosa che mi mantenesse in equilibrio, che mi permettesse di stare in piedi, trovare la forza in me.
Non potevo crollare, io.
Una amica mi ha parlato di un centro a Milano - Bali Yoga -, relativamente vicino a casa.
Con tantissima diffidenza, ho acquistato online una lezione di pratica di Yoga Dinamico (Vinyasa).

Ricordo ancora la forte sensazione di inadeguatezza, vergogna per la mia ignoranza e diffidenza verso questa pratica ignota.
Tutto è scomparso dopo aver iniziato a seguire ciò che Anna faceva.
Si, perché la mia passione per lo yoga lo devo a lei. Lei è riuscita a farmi appassionare, a farmi entrare in sintonia - io, essere razionale e poco incline a lasciarsi andare - con questa pratica. Lei mi ha fatto comprendere che posso rilassarmi, che sono capace a piccoli passi di entrare in me stessa, di stare con me stessa e di allontanare ciò che rischiava di farmi perdere l'equilibrio.
E' giugno e io, una volta a settimana, pratico yoga.

Il secondo passo è stato quello di farmi suggerire della musica, da ascoltare nei momenti difficili o semplicemente come sottofondo a ciò che stavo facendo.
Non lo credevo: anche la musica fa miracoli.

Da qualche giorno - terzo passo - ho deciso che non bastava la pratica, ma ci voleva della teoria.
Cosa sto facendo? Perché lo faccio? Che benefici mi porta? Qual è la filosofia a monte?

Ho così acquistato un primo libro: "Yoga per la donna" di Geeta S. Iyengar, figlia del famoso B.K.S. Iyengar.

Ne ho divorato la parte filosofica, teorica e sto procedendo con lo studio della parte pratica. Tra i tanti suggeriti, ho scelto questo per l'approccio: una donna che parla a donne. Mi sembrava il modo migliore per iniziare: leggere un'amica che mi scrive.

La strada per me è ancora molto lunga e faticosa, perché il mio corpo è ancora piuttosto rigido e pare ribellarsi ogni tanto.
Ma la sensazione di benessere e la voglia di entrare in sintonia con me stessa, di rilassarmi, di conoscermi in profondità è maggiore della fatica che provo durante ogni pratica.

Pochi giorni fa, ho partecipato ad un workshop tenuto da Anna e Raquel di Kundalini Yoga presso Happy Yoga Dance: una pratica del tutto diversa da quella a cui sono abituata, molto particolare ma molto interessante.
Sono rimasta davvero affascinata dall'armonia, dalla musicalità della pratica e dalla serenità mista a gioia che "volava nell'aria".

Perché scrivo la mia storia?

Perché voglio comunicare a chi è in ascolto, a chi si trova in uno stato di difficoltà, a chi ha la mente aperta che lo yoga vi può aiutare. Non ci credevo nemmeno io, ma mi sono ricreduta.

Vi può aiutare a rilassarvi, a tornare in sintonia con se stessi, con il proprio corpo, a cercare la serenità e la gioia anche nelle piccole cose.... e perché no, anche a mantenervi in forma!
Lo yoga non è la medicina, la soluzione ad ogni difficoltà - certamente.
Ci dovete mettere, come in ogni cosa, del vostro ma può essere il vostro "bastone".




lunedì 15 giugno 2015

Petti di pollo ai semi di papavero e salsa di soia

Fin dalle prime ore del pomeriggio, mi viene voglia di pollo al curry.
Sono sola in casa ed è il momento migliore per cucinare con il curry, visto che Lui ne è allergico.

Arriva sera e comincio a predisporre il tutto per la cena.
Apro la dispensa: dove è il curry? Non c'è!!!
Devo trovare un'alternativa, che mi soddisfi e mi consoli dalla delusione.

Un momento di riflessione e nasce il mio POLLO AI SEMI DI PAPAVERO E SOIA!

Ingredienti:

  • petti di pollo (200 g)
  • semi di papavero
  • uno scalogno
  • 3 cucchiai di salsa di soia
  • olio extravergine di oliva
Tagliate a strisce il pollo e a pezzettini piccoli lo scalogno.
In una padella, fate soffriggere lo scalogno. Aggiungete il pollo e farlo cuocere finché non diventa un pò croccante.
Aggiungete un pò di semi di papavero - a piacere, secondo il vostro gusto - e la salsa di soia.


Mescolate un pò e fate asciugare un pò la salsa di soia, spegnete il fuoco e... buon appetito!





martedì 9 giugno 2015

Activity Tracker

Amo la tecnologia in tutte le sue forme.

Una delle mie ultime passioni sono gli Activity Tracker. Sono quegli oggettini (clip o braccialetti) che monitorano le attività giornaliere, sonno compreso e stimolano l'attività fisica.
E' un mondo vastissimo e decisamente entusiasmante, per tutte le esigenze e per "tutte le tasche".

Pratico yoga e palestra e mi piace tenermi in forma: cercavo dunque uno strumento che mi mostrasse i miei miglioramenti, mi indicasse quanti passi facevo al giorno, le calorie bruciate e mi monitorasse il sonno e che fosse compatibile con il mio smartphone android.
Mi sono "studiata" online molti Activity Tracker, trovandone due più interessanti di altri.

Ho acquistato il WHITINGS PULSE.
L'ho usato per un mese, rimanendone molto soddisfatta... poi è finito in lavatrice assieme ai jeans. Morto, defunto.

Avevo scelto il Pulse perché è molto piccolo e leggero, può essere infilato in tasca, inserito in una comoda clip di gomma (blu o nera, acquistabili a parte anche verde e arancione) e durante la notte indossato come un orologio.
Poca impermeabilità, ma gestibile prestando un pò di attenzione (!!).

Whitings Pulse - Modelli

Le funzioni di conteggio dei passi, distanza, dislivello e monitoraggio del sonno (attivabile manualmente) sono ottime e visibili sul display.
La misurazione delle pulsazioni, invece, è un pò più complicata perché viene rilevata manualmente appoggiando un dito sul sensore apposito.
Tutti i dati raccolti sono registrati e consultabili via app o via web in maniera molto semplice ed intuitiva.

Molte sono le app integrabili e compatibili, anche per la corsa (ma a me non interessava).
Utile - invece - la integrazione con la app MyFitnessPal (consultabile anche via web) per il conteggio delle calorie ingerite durante i pasti o consumate con attività fisica.
Qualche lentezza nella sincronizzazione tra tutte le app,  e di configurazione ma devo dire che ne sono rimasta soddisfatta.
Il costo è attorno ai 120 euro.

Poi la distrazione me lo ha fatto morire.
Imprecazioni a parte, ho proseguito nella mia ricerca di un nuovo Activity Tracker... comprarne uno uguale o uno differente?
Utilizzare una cosa ti fa capire cosa ti è utile veramente.
Forse mi farebbe comodo anche il cardiofrequenzimetro, così il conteggio delle calorie è più preciso e mi monitora anche quando sono in palestra o pratico Yoga.

La nuova scelta - dunque - è andata sul già selezionato FITBIT CHARGE HR, per la presenza del cardiofrequenzimetro senza fascia toracica ma tramite un sensore posto sotto il bracciale, a contatto con il polso. Odio la fascia toracica!
Non mi dispiaceva, poi, l'idea di un bracciale visto la misera fine del precedente Activity Tracker.
Non volevo però un bracciale troppo grosso o dozzinale... lo volevo sobrio.
E tra i molti modelli in commercio, questo è quello che mi è piaciuto di più.
La larghezza è di 2 cm e c'è la versione S o L, per ogni tipo di polso.

Fitbit Charge HR - Modelli

I dati raccolti da Fitbit Charge HR sono registrati e consultabili via app, via web e anche via computer tramite una chiavetta wireless inclusa nella confezione.

Anche in questo Activity Tracker sono incluse tutte le funzionalità del Whitings Pulse (conteggio calorie, passi, distanza, dislivello, monitoraggio del sonno), ma non è necessario utilizzare MyFitnessPal (seppur compatibile) perché la app proprietaria di Fitbit gestisce perfettamente le calorie ingerite durante pasti e spuntini.
In aggiunta vengono monitorati i minuti di attività/inattività giornalieri... un bello stimolo per chi fa vita sedentaria!
Il monitoraggio del sonno - a differenza del Pulse - inizia in automatico oppure dandone il via tramite app.

Comoda la notifica di chiamata in entrata sul display (Oled) del bracciale: una funzione non fondamentale (ed inesistente nel Pulse) ma molto utile quando lo smartphone è in tasca o sul tavolo con suoneria abbassata, in borsa o si sta guidando lo scooter.
Maggiore impermeabilità (schizzi e sudore), ma non utilizzabile sotto la doccia o in piscina.
Sincronizzazione perfetta e configurazione semplice e veloce.
Ci sono molte app compatibili, anche per la corsa (ma a me non interessano).
Il costo è attorno ai 150 euro.

Entrambi gli Activity Tracker prevedono nelle loro app l'assegnazione di medaglie, step raggiunti, possibilità di far parte di una community e di lanciare e accettare sfide: un divertente stimolo per allontanare la sedentarietà!

Avendoli provati entrambi - però - il Fitbit è decisamente quello che soddisfa maggiormente le mie esigenze.


venerdì 5 giugno 2015

Il labirinto di Fontanellato

Gita fuori porta?

  • Labirinto di Franco Maria Ricci
  • Visita a Fontanellato

A maggio 2015, è stato inaugurato il labirinto di Franco Maria Ricci, a Fontanellato vicino a Parma.

La mia passione per i giardini e per i labirinti, nonché per la cultura classica mi ha convinto a venire a visitare questo labirinto assieme ad un gruppo di amici.

Castello di Fontanellato
Si trova, tra parentesi, in una frazione di Fontanellato: un paesino meraviglioso, davvero suggestivo.
Molto piccolo, ma molto romantico.

Consiglio una visita del paese, compreso il castello circondato d'acqua ed una sosta presso la Gastronomia in via Brambilla, 8 per mangiare la torta fritta (ossia il gnocco fritto) accompagnata da fantastici salumi!

Ma torniamo al Labirinto.

Il costo del biglietto è di 18 euro e comprende anche la visita alla collezione privata di Franco Maria Ricci e all'area espositiva.
Al momento della nostra visita c'era una mostra di Ligabue e Ghizzardi.
All'ingresso, vi è un bistrot ove acquistare acqua o altro.

Il labirinto presenta una pianta a stella che ricopre oltre 7 ettari, con migliaia di piante di bambù di specie diverse che creano le pareti del labirinto.

E' chiaramente ispirato alla forma classica dei labirinti romani, a quattro campi interconnessi che si sviluppano intorno a un quadrato centrale.
E' stato realizzato in quasi dieci anni dagli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto, ma l'idea è di Ricci che ne aveva promesso allo scrittore Borges la realizzazione.

Al centro del labirinto vi è una grande piramide in mattoni rossi, che pare diventerà una cappella... ma al momento non è ancora consacrata.
All'interno della piramide sul pavimento, vi è il disegno di un labirinto.


Piramide

L'effetto dall'alto è sicuramente suggestivo e particolare e si gode da un edificio che si trova più o meno davanti all'uscita del labirinto, ma dimenticatevi i labirinti classici, quelli che tutti avete in mente.

Qui è un folto bosco di bambù, ben inserito nel paesaggio locale.
Bello e suggestivo, ma un pò disarmante per quello che io avevo in mente.
Per poter vedere il labirinto nella sua forma completa è necessario sorvolarlo con un elicottero o un aereo.

Veduta dall'alto
Noi ci abbiamo messo una quarantina di minuti per trovare la piramide, passeggiando con calma lungo il percorso.
Non temete di perdervi né di soffrire di ansia o solitudine... non sarete mai soli e sentirete le voci dei vostri compagni di avventura.

Per informazioni, visitare il sito. - Uscita autostrada: Fidenza.

Se poi volete pranzare o cenare in zona, vi consiglio la Trattoria Ardenga, nella frazione di Diolo a Soragna - Via Maestra 6. Qui tutto è fatto a mano... dalla pasta alla marmellata!

Buona visita!

mercoledì 3 giugno 2015

Milano - la mia dichiarazione d'amore

Milano è la mia città: qui sono nata, qui vivo.

Sono orgogliosa di essere milanese e lombarda e sono legata alle tradizioni della mia famiglia, paterna e materna.
Però, in passato Milano l'ho anche odiata, quando la vedevo statica, ferma, immobile, chiusa in se stessa.
Piccola e disorganizzata.

Da qualche anno ormai, Milano ha assunto una "statura internazionale" ed è una città in pieno fermento.
In questi ultimi mesi più che mai.

Non è più solamente la Business City italiana e la Fashion City (per fortuna!), ma anche una Food City!
Una città che sa anche essere gaudente, non solo "stilosa" e "produttrice".

Ogni volta che esco in esplorazione, Milano mi stupisce e mi affascina.
C'è sempre qualcosa di nuovo.
Milano non sarà mai la donna che ti colpisce per i suoi tacchi vertiginosi e gli abiti succinti, ma la donna elegante, di classe che sa farsi amare... un amore duraturo.

Expo ha sicuramente aiutato, sbloccando molti progetti nati in tempi passati, come la Lilla, City Life, il parco del Portello, la zona di Porta Nuova con la meravigliosa Piazza Gae Aulenti, la nuova Darsena, ma si è portato dietro un gran fermento: nuovi musei come il Mudec, la Fondazione Prada, il Silos Armani (per citarne solo alcuni).


Zona Porta Nuova, retro P.zza G.Aulenti
Nuova Darsena

A Milano - poi - nascono quasi ogni settimana nuovi ristoranti o meglio locali legati allo Street Food.
Per citare alcune zone sviluppatesi in questo senso di recente:
  • Via Vigevano (zona Porta Genova) ha subito l'influenza dei Navigli, diventando una delle nuove Street Food.
    Se non ci siete ancora stati, vi consiglio una visita... sicuramente troverete il posto giusto per sfamarvi! E passate per la nuova Darsena!
  • Via Vincenzo Monti (zona Cadorna), notoriamente una zona residenziale, pullula di locali.
  • La zona attorno a Buenos Aires vede nascere tantissimi posti nuovi, tutti particolari.
Ma sono alcune zone che ho preso per esempio. Leggete le mie recensioni qui accanto se avete voglia di scoprire qualcosa di nuovo.

La cucina bio, vegana, salutista - e di conseguenza i supermercati bio - impera ma non è da meno quella di origine statunitense (hamburger, carne grigliata affumicata,...)... insomma ce ne è per tutti i gusti!

Far la turista nella mia città, ultimamente è una delle cose a cui mi piace dedicare molto tempo.